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Salimbeni, 130 anni di straordinarie avventure di storia quotidiana : Prodotti per Gucci.

Gucci varie 02B scaled

La figlia di Paolo Gucci, Patrizia Gucci (da non confondere con la più nota alle
cronache Patrizia Reggiani ex moglie di Maurizio Gucci) fece il giro del
compagnie per conto del Padre accompagnato dalla signora Von Gunthen, grande
conoscitore e cultore dell’artigianato fiorentino.
Von Gunthen di origine tedesca visse a Firenze e conobbe e frequentò
quasi tutte le aziende e le botteghe artigiane della città e spesso veniva anche da noi.
Ha aiutato Patrizia a trovare oggetti artigianali molto speciali e persino lussuosi
mettevo i campioni delle collezioni Gucci e le nostre cose erano sempre lì
è piaciuto.
Hanno scelto una serie di scatole e tabacchiere a cui hanno abbinato come
personalizzare il design di una sella da cavallo,
che abbiamo riprodotto in miniatura dipinta a mano con il loro logo la doppia G
incrociato.

Poi da Gucci è stata disegnata e realizzata la famosa sciarpa Flora per l’attrice e per la principessa Grace Kelly

Ci è stato chiesto di riprodurre lo stesso disegno sui vari modelli di scatole che già producevamo e che hanno scelto.

Durante le loro visite per mettere a punto questa collezione Flora hanno notato una novità
tipo di lavoro che facevamo all’epoca con fiori e animali incisi e poi
smaltato in più colori.
Nella smaltatura, l’uso di più colori comporta una grande complicazione come i
i colori (che sono polveri di cristallo) devono essere riposti con precisione nei loro alloggiamenti
precedentemente incisi e cotti uno alla volta facendo molta attenzione ai punti di
fusione altrimenti al momento mettiamo il nuovo colore quello appena messo
potrebbe sciogliersi di nuovo causando problemi (nella sezione tecnica di questo sito
trovare una spiegazione più approfondita).
Questa serie di oggetti fa da cornice a scatole e anche accendisigari da loro scelti e
divenne esclusivo Gucci.

All’inizio degli anni ’80 Gucci aprì la galleria Gucci sulla Fifth Avenue a New York,
nel sottotetto del palazzo dove aveva già il negozio che si trovava ai piani inferiori e lo
arredata come una vera e propria galleria d’arte con pezzi favolosi all’interno come
dipinti di De Chirico e Guttuso e altri stimatissimi pittori e sculture di grandi artisti
artisti moderni.
Per accedervi vi era un ascensore privato che portava dal negozio alla Galleria e al
l’occasione Paolo Gucci fece preparare un centinaio di chiavi d’oro e le diede a tutti
i vip dell’epoca, con i quali ognuno poteva accedere autonomamente all’ascensore e
poi alla Galleria.
Quando arrivarono all’attico con il fantastico ascensore che funzionava con il…
la chiave d’oro lo aspettava dalla signora Rossellini, parente stretta del regista
Roberto Rossellini, non ricordo se è stato suo cugino o sua sorella ad accogliere e
offriva un caffè o un tè rigorosamente in lussuosi servizi di porcellana.

La Galleria presentava una mostra di dipinti e statue, da cui il nome
associazione con una vera e propria e soprattutto moderna Galleria d’Arte. Sulle pareti sì
trovarono le vetrine illuminate, che contenevano altre Opere d’Arte: i prodotti Gucci.
Le borse iconiche, in pellami pregiati anche con finiture oro e anche pellicce che
a quel tempo erano ancora consentiti ed estremamente lussuosi.
La “nostra” vetrina conteneva le scatole, le uova, le cornici con le decorazioni
della collezione Flora e quelli dei particolarissimi (e difficilissimi da realizzare)
fiori e frutti.

Alcune vetrine contenevano le loro linee di gioielli.
Paolo Gucci ci ha tenuto molto a spiegare che i gioielli della loro collezione dovevano farlo
dimostrare con forza di appartenere alla collezione Gucci, cioè di avere quei dettagli
che lo ha reso assolutamente riconoscere.

Ha aggiunto: – qui a New York se vuoi una collana da un milione di dollari puoi
trovalo da Bergdorf Goodmann, Tiffany o Cartier, ma qui dovrai averlo
solo un gioiello Gucci.
A quel tempo, le differenze di prodotto tra i marchi erano molto forti.

Negli Stati Uniti i negozi Gucci erano abbastanza diffusi nelle grandi città ma non solo
questa favolosa Galleria di New York era bella anche quella di Palm Beach e
quello di San Francisco e altri.
Nella seconda metà degli anni Ottanta quando i cambiamenti erano già iniziati
nell’azienda con cui abbiamo continuato a fare un buon lavoro
l’Art Director di Firenze che era innamorato delle nostre cose soprattutto del
dettagli in Malachite e Onice.

In questi anni i nostri progetti sono stati realizzati direttamente da noi e poi approvati
dall’Azienda’.

Poi ci sono stati altri cambiamenti a livello aziendale e ho iniziato a farmi avanti
un’idea di prodotto sempre più iconica ma meno costosa in termini di lavorazione e
anche i materiali e il prezzo era più ricercato.
Il fondatore di Gucci (Guccio Gucci) ei suoi discendenti hanno continuato
della Società fino al completamento dell’acquisizione da parte di nel 2004
Kering, una società che possiede anche altri marchi di lusso globali.

Guccio Gucci fondatore della Gucci Company, nacque a Florence nel 1881

François-Henri Pinault (nato nel 1962 in France) Presidente e CEO di Kering dal 2005

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Questi sono prodotti Salimbeni dell’epoca e sono disponibili, non sono firmati Gucci Brand