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La storia di Salimbeni: da 130 anni argenti a regola d’arte

la storia di Salimbeni ,Duomo di Firenze visione laterale in colori seppia

La storia di Salimbeni: da 130 anni argenti a regola d’arte

La storia di SALIMBENI s.n.c. di Franco e Giorgio Salimbeni di Firenze ebbe origine nell’anno 1891.

La Ditta fu fondata da un tedesco: Ernesto Otto Abele  di Pforzheim conosciuta anche come “Goldstadt” (“Città d’oro”)1 ,

Pforzheim era una città tedesca fortemente all’avanguardia per i lavori in metallo prezioso e Ernesto Otto Abele ebbe l’idea di affiancare la tecnica tedesca al gusto fiorentino.

 Firenze con le sue tradizioni rinascimentali, le sue opere che tutto il mondo aveva conosciuto.

Il sig. Abele ed i suoi soci fiorentini Corrado Lotti e Dino Naldi, si affermarono presto per una lavorazione artigianale altamente qualificata, caratterizzata da una produzione che comprendeva un vasto assortimento d’articoli da regalo con un’attenta ricercatezza nei materiali accostati al metallo prezioso: cristallerie boeme e belghe, giade, avori, legni pregiati, pietre preziose, mosaici e smalti, per eseguire servizi da toilette, oggetti per neonati, orologi, soprammobili, cornici, scatole ed “objets d’art” in generale.

La storia di Salimbeni conosce presto grandi problemi. La prima guerra mondiale costrinse Abele a tornare in Germania, lasciando la ditta ai suoi soci, Lotti, Naldi &C.

Nel 1936 Lotti si ritira e Dino Naldi rimasto l’unico titolare si trova ad affrontare i problemi portati dalla seconda guerra mondiale.

La sede della ditta in Via Foscolo, la villa ceduta da Abele, era destinata a diventare il comando della polizia militare francese ed africana.

Fortunatamente l’intervento di un capitano americano convinse gli altri alleati che il commercio era necessario per la ripresa dello sviluppo economico nazionale e la villa fu sgomberata.

La storia di Salimbeni prosegue nel difficile dopoguerra quando Naldi trova nel genero Renato Salimbeni un valido aiuto .

Renato Salimbeni, nostro Padre, preparò l’azienda a quel salto di qualità che permise in seguito ai nipoti di affacciarsi sul mercato internazionale.

Naldi muore nel 1963 e Renato lo sposta la sede della ditta nella villa di famiglia in Via Senese.

In seguito i figli, Franco e Giorgio, affiancarono il padre in tutte le fasi della produzione e direzione aziendale. Nel 1973 Renato decise di ritirarsi e la ditta continuò la sua attività sotto la loro direzione, sempre in Firenze ma nei nuovi locali in Via dell’Olivuzzo, sede attuale.

La ditta SALIMBENI s.n.c. gode oggi di una reputazione ormai centenaria di solidità e serietà, e continua il suo lavoro artigianale, costante nel conservare le antiche tradizioni di lavorazione: guilloché, incisioni a mano, smalti a fuoco miniature su avorio, interpretati in modi sempre nuovi con lo scopo di soddisfare al meglio i clienti di vecchia data e sviluppare contemporaneamente mercati nuovi in tutto il mondo. Attualmente la produzione viene distribuita oltre che in Italia anche negli U.S.A., in Giappone, in Medio Oriente, in tutta l’Europa occidentale e nei paesi dell’ex Unione Sovietica, annoverando tra i propri clienti i nomi dei gioiellieri più prestigiosi del mondo.